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lunedì 4 ottobre 2021

Season 6 | Turno 1 - Gli inchiappa-fantasmi



Situazione alla fine del Turno 1, battaglia nella terra dei sassi.


PROLOGO


Era un'afosa sera di inizio autunno nelle Malelande; e come in ogni afosa sera di inizio autunno che si rispetti, il fango aveva iniziato a ritirarsi portando allo scoperto i tesori di inestimabile valore che aveva inghiottito negli anni passati. Stavolta era il turno delle rovine ormai senza nome di Sassóne, che un tempo era stata una famosa e fiorente cittadina mercantile il cui unico difetto era stato quello di sorgere proprio sotto il tracciato di una frana causata dall'eccessivo disboscamento delle colline circostanti.

Man mano che il fango si ritirava, sempre più tesori venivano alla luce; tra questi: il tempio centrale della città ancora contenente l'enorme frammento di malapietra un tempo venerato dagli abitanti come dio del commercio, del denaro e del "benessere" (ndr: qui i registri del sanatorio locale sembrano glissare sulle effettive percentuali di strane mutazioni subite dalla popolazione); le perdute Pietre Tangenti, così chiamate dal fatto che il mago che le controlla(va) le aveva "lasciate in pegno" all'amministrazione cittadina in cambio di un occhio di riguardo nei confronti dei lavori di ampliamento non propriamente legali del suo castello; ed infine i Guardiani, statue marmoree donate al paese da un misterioso benefattore (indovina chi?) in cambio del permesso di abbattere un certo numero di alberi sul fianco della collina adiacente al suddetto castello (ma guarda un po'!).

Con una tale abbondanza di bottino che veniva man mano alla luce, era solo questione di tempo prima che qualche banda di malviventi vi mettesse gli occhi sopra; in particolare, in quella famigerata sera di inizio autunno tre gruppi di straccioni aff... di impareggiabili guerrieri si ritrovarono ad incrociarsi tra le luride strade di Sassóne, bramosi di darsele per un tozzo di p... combattere fino all'ultimo uomo pur di accaparrarsi quelle antiche ricchezze! 

Si danno dunque battaglia:

- gli Ossiarchi dalla città di Numas, venuti  a cercare la malapietra perché Settra ha finito le batterie del telecomando infernale senza il quale non può vedersi le serie televisive su Undeadflix; questi Ossiarchi che ha comprato per l'occasione sono di nuova generazione, dotati di comandi vocali;

- Gli Elfi Oscuri!

- la ciurma di Pirati Fantasma un tempo detta "del Cappello di Paglia", che mentre tentava di ultimare la rotta del Grande Rosso (Sangue) in cerca del mitico tesoro Due Pezzi - anche conosciuto come Bikini - fu catturata sull'isola di Mortselev dalla Principessa delle Str***e (ndr: sostituire gli asterischi a piacere, "egh" come "onz" ci entra bene) e tenuta lì prigioniera finché non furono tutti morti o quasi, e solo a quel punto liberata per essere rispedita nel Vecchio Mondo con le pive nel sacco a mendicare agli angoli delle str... a ricostruire la sua perduta gloria.

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L'INIZIO

Le tre bande iniziano ad addentrarsi tra le rovine della città entrandovi da tre punti cardinali su quattro (ndr: il quarto punto cardinale ha citato in giudizio quattro capi avventurieri rispondenti ai nomi di Luke, Alex, Matt e Vlad per non essersi presentati e averlo così lasciato solo). Il primo contatto visivo avviene tra la processione regale degli Ossiarchi di Numas e l'alto comando della ciurma di Cappello di Paglia, che però solo guardandosi in faccia decidono che ne hanno passate entrambi abbastanza per iniziare subito ad infierire e decidono di ignorarsi in cagnesco - letteralmente, visti gli animali domestici portati in giro dai Numas. Sull'altro lato del tavolo i Druchii iniziano a sciamare per le strade, mentre un gruppo di scheletri si muove molto lentamente a protezione di una tizia che non fa altro che bestemmiare contro di essi.

Gli Ossiarchi rinvengono la prima Pietra Tangente; dall'alto della sua fortezza, il mago - ancora vivo dopo cinque secoli! - percepisce il ritrovamento e si mobilita per punire gli arditi avventurieri, ma essendo ormai preda di otto strati di cataratta sbaglia a leggere sul libro delle magie evocando un singolo misero zombie. I Numas vorrebbero tanto metterci le mani addosso pur di recuperare qualsiasi cosa si portasse appresso, ma quello inizia a correre alla cieca andandosi a buttare letteralmente in bocca ai loro mastini prima che essi possano trattenerli.

In quel momento, uno dei Pirati Fantasma smette di guardare in cagnesco gli Ossiarchi e inizia a gesticolare verso il tempietto riemerso in quella che una volta era la piazza principale di Sassóne. Il motivo appare subito chiaro a tutti: il blocco di malapietra che veniva onorato dagli abitanti è ancora al suo posto! Per i Numas questo significa "batterie gratis per il telecomando di Settra", e quindi il loro capo ordina subito ai due scagnozzi più sacrificabili (ci mancherebbe) di andarlo a scalpellare come si deve.

Lo stato maggiore corsaro raggiunge nel mentre una seconda Pietra Tangente, ma proprio quando un fantasma la "tocca" (si fa per dire) attivandola il mago è colto da un improvviso attacco di dissenteria e deve allontanarsi dalla sua postazione di combattimento. La statua collegata a quella pietra rimane pertanto inattiva. Dall'altro lato del campo giungono distintamente le imprecazioni blasfeme della povera demente che gli scheletri continuano a proteggere, mentre avanzano venendo superati anche da lumache e bachi da seta.

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L'ORA DELLA BESTIA

Gli Elfi Oscuri si rendono finalmente conto che le due bande avversarie hanno preso parecchio campo e studiano così una contromossa: mentre alcuni di essi vanno a vedere quale sorpresa riservi la terza Pietra Tangente, i loro migliori tiratori si appostano tra la vegetazione di mangrovie per iniziare a bersagliare chiunque gli arrivi a portata di tiro. I primi malcapitati sono proprio gli scagnozzi degli Ossiarchi che erano stati mandati a fare scorta di batterie: uno di loro si becca quasi subito una freccia nelle "gengive" che lo stende al suolo, mentre l'altro raggiunge indenne il meteorite ed inizia a tagliarlo in piccoli pezzi cilindrici. Grazie a tale diversivo, gli Elfi Oscuri arrivano a mettere le mani sulla pietra, la quale però stavolta è ben sorvegliata dal mago che ora si sente meglio grazie a un limone (intero); purtroppo, nella foga di invocare l'animazione della statua collegata il mago si strozza con la sua stessa saliva, riuscendo al massimo a farne illuminare la spada di marmo.

Le potenze del Caos hanno ancora il loro asso nella manica da giocare: i loro malefici influssi, veicolati dalla malapietra, iniziano infatti a fare uno strano effetto agli Ossiarchi. Lo scagnozzo con le batterie lo percepisce distintamente e riesce ad allontanarsi in fretta dal tempio; l'altro, appena rialzatosi, non è purtroppo così fortunato, e prima che possa dire "Van Helsing" viene trasformato in un'orrida Progenie del Caos a forma di Ratto Cornuto (sì, gli dèi del Caos hanno il senso dell'umorismo)! Non si mette bene per gli Elfi Oscuri: si sono infatti avvicinati troppo alla piazza, e la prima cosa che la Progenie vede è proprio uno di loro. Per essa, la traduzione di "Elfo Oscuro" nella sua lingua è una sola: PAPPA!

I Pirati Fantasma, assistendo a tutto ciò da lontano, realizzano due cose: (1) quello schifido essere che si è materializzato in lontananza dovrà pur valere qualcosa, e (2) le urla della maga decerebrata che si portano appresso gli hanno rotto gli ectoplasmici gioielli di famiglia. È dunque tempo di distruzione (cit.)! Decidono pertanto di appostarsi dietro a un macigno e testare la loro tattica di manovra a tenaglia sui primi malcapitati a tiro, ovvero la retroguardia degli Ossiarchi: il Capitano Fantasma realizza altresì che lui è il più figo di tutti, e da bravo fantasma immateriale CARICA IL NUMAS PIÙ VICINO PASSANDO IN MEZZO AL MACIGNO! L'Ossiarca subisce tre infarti consecutivi (?) a tale vista, e si autodisintegra immediatamente nei suoi componenti fondamentali; a questo punto, il Vampiro che guida il gruppo decide che hanno raccattato abbastanza batterie per Settra, e comanda ai suoi fedeli di levare le tende all'istante.

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L'INIZIO DELLA FINE

Grazie al successo della manovra a tenaglia (che non si è mai conclusa, a giudicare dalle bestemmie ripetute che arrivano da un muro dietro cui si presume ci sia il resto della loro banda), la proiezione in avanti dei Pirati Fantasma diventa inarrestabile - del resto, loro possono permettersi di sboroneggiare ignorando qualsiasi ostacolo sul loro sentiero. Iniziano così ad inseguire la Progenie del Caos, che nel frattempo è già atterrata (letteralmente) su un Elfo Oscuro e ne sta assaggiando le budella. A questo segue un secondo malcapitato dalle orecchie a punta, che però incredibilmente resiste all'assalto e aiuta i suoi commilitoni a trasformare la belva in un puntaspilli. Questa però non vuole saperne di crepare, e tanto per gradire inzuppa anche il secondo Elfo nel suo stesso sangue come un savoiardo. 

Il sacrificio di quest'ultimo sventurato permette però a tutti i Pirati Fantasma di portarsi a tiro della Progenie. Sentendo puzza di ectoplasma e ossa ammuffite, questa si gira e cerca di raggiungerli, ma è ormai troppo indebolita da quadrelli e stilettate del Naggaroth e quindi si espone troppo al contrattacco della ciurma di Cappello di Paglia. Circondata dall'intero equipaggio essa non può far altro che soccombere; tuttavia, l'opera viene portata avanti con eccessiva foga dalla truppa semplice, che distrugge qualsiasi cosa di valore potesse essere rimasta sul/nel cadavere provocando l'inc*zzatura bestiale del secondo ufficiale fantasma. Il livello raggiunto dall'inc*zzatura è tale che questi si dimentica di rendersi immateriale; come conseguenza, un quadrello sparato dagli Elfi Oscuri rimasti nelle retrovie lo centra sul coppino stendendolo al suolo e facendogli anche rotolare via di mano la Pietra Tangente. Gli Impiccati sospirano di sollievo: se non dagli starnazzi dell'oca giuliva, almeno i loro apparati uditivi (?) verranno risparmiati da quelli del loro superiore da qui alla fine. 

Il resto dell'alto comando non la pensa allo stesso modo: per la legge non scritta della pirateria, un compagno caduto va vendicato! Si riformano quindi le squadre da combattimento; scheletri a protezione della maga scurrile (per la loro felicità eterna) in avanzamento verso la strega elfica e il contingente da tiro, e fantasmi alla carica di quelli rimasti. La vista di una compagine piratesca trasparente, scheletrica, non-morta, diafana e blasfema di tale portata è troppo perfino per i poteri della strega elfica, che si rifiutano di venire evocati; si può del resto ben dire lo stesso di quelli della Cantante del Mare, bloccati probabilmente dall'eccessivo quantitativo di bestemmie sparate al secondo. Almeno, i colpi di pistola maledetta e le cariche dei fantasmi iniziano a presentare un conto estremamente salato (giustamente!) agli Elfi Oscuri, che nel frattempo riescono a recuperare l'ultima Pietra Tangente (il mago nel frattempo è purtroppo deceduto a causa di simultaneo soffocamento ed occlusione anale) ma perdono quella presa in precedenza in quanto il loro portatore viene meticolosamente affettato dalle lame spettrali. Davanti a un tale massacro, il capo elfico decide che anche per loro non è giornata, e ordina la fuga immediata. I Pirati Fantasma possono festeggiare una (im)meritatissma vittoria che potrà di sicuro contribuire a ripristinare il loro onore perduto (forse...)!

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EPILOGO

Gli Ossiarchi tornano a Numas con le batterie nuove, solo per scoprire che sono scariche e vanno fatte ricaricare (Settra non sarà felicissimo della notizia); rientrano tuttavia dalle spese di viaggio grazie alla vendita della seta del Catai che fungeva da innesco magico per la loro Pietra Tangente.

Gli Elfi Oscuri sono talmente gravati da ferite ed escoriazioni di varia natura che, oltre a vendere la loro porzione di seta, devono anche sbarazzarsi di uno dei loro cedendolo alle arene locali come schiavo in cambio di un pasto caldo e di lenzuola pulite (e di un valido rimpiazzo).

I Pirati Fantasma riprendono la ricerca dei potenti artefatti che si narra fossero sepolti nella città di Sassóne, e nel farlo si imbattono nella corda di seta che il mago usava per scendere di nascosto in paese dall'alto della sua fortezza. Resta un mistero il perché il mago abbia usato più seta per produrre quella corda che per innescare le Pietre Tangenti.


Status:

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Emblema e Giocatore    |    T1      |    T2       |    T3    |    T4    |    T5    |    ...  

Levian        |    3PC    |    3PC    |            |            |            |    ...

Alessar        |    3PC    |    3PC    |            |            |            |    ...

Chronos      |    3PC     |   5PC     |            |            |            |    ...

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